Toponomastica storica

Realizzazione del progetto:
Espaci Occitan

Coordinamento culturale:
Nico Vassallo

Testi e traduzioni:
Rosella Pellerino

Fotografie: 
Diego Garnero, Marco Ficarra, Claudio Ellena, Enrico Collo, Archivio Espaci Occitan

Progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del programma degli interventi previsti dalla L. 15/12/99 n.482 coordinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e dall’Assessorato all’Identità e al Patrimonio Linguistico del Piemonte.

Roccabruna

Roccabruna è una bella e tranquilla cittadina delle Valli Occitane d’Italia ...

Roccabruna è una bella e tranquilla cittadina delle Valli Occitane d’Italia, sita in Valle Maira in Provincia di Cuneo.
La sua caratteristica è che in pochi minuti e rimanendo sempre nel territorio comunale si passa dalla pianura alla montagna dove sono dispiegate le sue tipiche borgate.
Alle sue porte è nato l’Espaci Occitan, il più importante centro culturale occitano, con il suo Istituto di Studi, un itinerario multimediale sulla lingua d’oc, la bottega dei prodotti e il centro turistico.
Una cittadella per lo studio e la scoperta dell’Occitania. A quest’ultima, alle sue tradizioni, storia, arte e musica Roccabruna ha voluto dedicare le sue strade trasformando la città in un museo all’aperto sulle regioni, i poeti trovatori, i musici, i martiri e i veggenti di questo “spazio” geografico così importante per la storia passata e futura dell’Europa.
Piazze e strade intitolate anche agli artisti delle Valli, ai suonatori di ghironda ancora ricordati dagli anziani, per affermare che progresso e sviluppo non possono prescindere dai valori umani e culturali della nostra gente.
Per questa ragione la toponomastica di Roccabruna è anche in lingua occitana.



La Ròcha es una bèla e tranquila vilèta des Valadas Occitanas d’Itàlia, plaçaa en Val Maira dins la Provincia de Coni.
La sia característica es que dins pas gaire de temps e totjorn en demorant dins lo territòri comunal òm passa da la plana a la montanha entè son eslarjaas las sias típicas ruaas.
Pas da luenh es naissut l’Espaci Occitan, lo mai important centre cultural occitan, ambè son Institut d’Estudis, un itinerari multimedial sus la lenga d’òc, la botiga di produchs e lo centre torístic.
Una ciutadela per l’estudi e la descubèrta de l’Occitània.
A n’aquesta, a sias tradicions, istòria, art e música La Ròcha a volgut dediar lhi siei chamins en transformant la vila dins un musèu en plen aire sus las regions, lhi trobadors, lhi sonaires, lhi mártirs e lhi veients d’aqueste “espaci” geográfic talament important per l’istòria passaa e futura de l’Europa.
Plaças e chamins dediaas decò a lhi artistas des valadas, ai sonaires de viola que lhi ancians encara navison, per suslinhar que progrés e desvelopament pòlon pas de destachar da las valors umanas e culturalas de nòstra gent.
Pr’aquò la toponomástica de La Ròcha es decò en lenga occitana.

Legge 482

Mai come in questo momento l’Italia ha bisogno della sua storia ...

Mai come in questo momento l’Italia ha bisogno della sua storia e delle sue più intime tradizioni per ritrovare le ragioni della propria coesione morale, della sua rinnovata unità d’intenti.
Una legge dello Stato (la 482/99) ha restituito dignità alle tradizioni linguistiche “minoritarie” ma non per questo meno importanti perché gettano un ponte sul passato della nostra gente riannodando i fili culturali necessari, in una società troppo massificata a costruire un futuro personale e sociale.
Questa strada la Regione Piemonte l’aveva già individuata e percorsa nel 1990 con l’approvazione della legge regionale n° 26, ed è una grande soddisfazione registrare che lo Stato ne ha recuperato, anni dopo, motivazioni e finalità. A volte l’intuizione locale aiuta a costruire politiche di verità per tutti i cittadini italiani.
La toponomastica di Roccabruna rappresenta un grande momento di libertà dell’ente locale, ma indica anche una responsabilità europea.
Ispirarsi alla storia occitana vuol dire soprattutto coglierne la dimensione internazionale, la fratellanza continentale, presupposto ormai di ogni destino, non solo dei nostri figli ma di tutti noi.
GIAMPIERO LEO
Assessore alla Cultura
della Regione Piemonte

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Mai coma dins aqueste moment l’Itàlia a manca de son istòria e de sias tradicions mai ancianas per retrobar las rasons de sia coësion morala, de sia arnovelaa unitat d’intencions.
Una lei de l’Estat (la 482/99) a mai donat dignitat a las tradicions linguísticas “minorizadas” mas pas mens importantas perqué tiron un pònt sal passat de nòstra gent en arpilhant lhi fils culturals necessaris, dins una societat tròp massifiaa a bastir un futur personal e social.
La Region Piemont avia jà individuat e percors aqueste chamin dins lo 1990 ambè l’aprovacion de la lei regionala 26, e es una granda satifacion adonar-se que l’Estat a recuperat, aprés d’ans, motivacions e finalitats. Mincatant l’intuicion locala ajuda a bastir políticas de veritat per tuchi lhi ciutadans italians.
La toponomástica de La Ròcha arpresenta un grand moment de libertat de l’Institucion locala, mas marca decò una responsabilitat europenca.
Tirar l’inspiracion da l’istòria occitana vòl dir sustot n’en culhir la dimension internacionala, lo paratge continental, al jorn d’encuèi condicion indispensabla de chasque destin, pas masque des nòstras mainats mas de tuchi nosautres.
GIAMPIERO LEO
Adsessor a la Cultura
de la Region Piemont

Paese occitano

A Roccabruna ancora oggi sono fortemente presenti la lingua e la cultura occitana.

ROCCABRUNA PAESE OCCITANO
Roccabruna è situata nella bassa Valle Maira, una delle valli della provincia di Cuneo in cui ancora oggi sono fortemente presenti la lingua e la cultura occitana.

L’Occitano, come portoghese, spagnolo, catalano, francese, italiano, franco-provenzale, sardo, ladino, rumeno, dalmatico, è una lingua neolatina o romanza. Quando Dante Alighieri nel XIV secolo tentò una prima classificazione delle parlate romanze, prese come riferimento la particella che indicava l’affermazione: determinò così tre idiomi, la lingua del sì, l’italiano, la lingua dell’oil, oiltano o francese, e la lingua d’òc, l’occitano. Òc deriva infatti dal latino hoc est, è questo, è così; il termine Occitania passò così ad indicare l’insieme delle regioni in cui si parlava la lingua d’òc. Come tutte le lingue, l’Occitano ha delle varianti locali: le parlate delle valli occitane d’Italia sono dette vivaresi o alpine. La lingua d’òc è oggi diffusa in 32 dipartimenti del sud della Francia, nella Val d’Aran in Spagna, e in Italia in 14 valli e 120 comuni delle province di Cuneo e Torino. Sono occitane anche Olivetta San Michele e parte di Triora in Liguria, e Guardia Piemontese in Calabria.

Dopo decenni di impegno e attività da parte di numerose associazioni locali, nel 1999 la Legge 482 ha riconosciuto la lingua occitana come co-ufficiale in Italia, consentendone l’impiego a scuola, nella pubblica amministrazione, nei media. Grazie a questa legge, nel 2001 il Comune di Roccabruna, primo e per ora unico in Italia, ha realizzato un progetto dettagliato per il rifacimento del proprio piano di toponomastica, con il proposito di dedicare un’intera città alla lingua e alla cultura occitana.

Il progetto ha visto la definizione, dopo uno studio effettuato sul territorio, di una serie di quartieri e strade “tematiche” per le borgate centrali di Roccabruna, e la posa delle relative targhe bilingui occitano-italiano.

Lo studio ha “ridisegnato” le nuove zone, posizionate essenzialmente nella parte più pianeggiante del Comune di Roccabruna, dove era ormai difficoltoso identificare i nuclei originari delle antiche borgate, dopo lo sviluppo edilizio degli ultimi decenni.

Lo strumento toponomastico è diventato in tal modo estremamente utile alla razionalizzazione dell’uso del territorio per residenti, gestori di servizi e turisti, facendo emergere nuovi quartieri dedicati ai principali aspetti della cultura occitana, definendo i seguenti quartieri: Regioni d’Occitania, Trovatori, Poeti e suonatori, Personaggi dell’arte e della scienza. La scelta della toponomastica bilingue fa della Valle Maira una delle zone più sensibili alla cultura occitana: sorge infatti alle porte di Roccabruna il complesso dell’Espaci Occitan, Associazione di Enti pubblici del territorio occitano alpino che ha per obiettivo la promozione linguistica, culturale e turistica delle valli occitane. Primo polo culturale sinergico dedicato al mondo occitano, propone un Istituto di Studi con centinaia di volumi, CD Rom, filmati e CD sulla lingua, la cultura e le tradizioni del territorio occitano. Il Sòn de lenga, Museo Sonoro della Lingua Occitana, consente un approccio gradevole e dinamico alla cultura occitana: attraverso una serie di postazioni informatizzate illustra la musica, la storia e tutti gli aspetti della vita materiale e sociale del territorio di lingua d’òc.

In un contesto così attento alla tutela e alla diffusione della lingua occitana, e alla fruizione non solo da parte degli occitanofoni, ma anche dei turisti, la realizzazione della toponomastica bilingue si è dimostrata un ottimo esempio di penetrazione e inserimento graduale della lingua occitana nella quotidianità degli abitanti di Roccabruna, ed un eccellente catalizzatore di interesse da parte dei turisti, attratti dalla presenza di una cartellonistica del tutto nuova ed originale in Italia.



LA RÒCHA PAÍS OCCITAN 
La Ròcha es plaçaa dins la bassa Val Maira, una des valadas de la provincia de Coni entè encara encuèi son ben presentas la lenga e la cultura occitana.

L’Occitan, come portogués, espanhòl, catalan, francés, italian, franco-provençal, sardinhòl, ladin, romanés, dalmàtic, es una lenga neolatina o romana. Quora Dante Alighieri dins lo XIV sècle fai una premièra classificacion des parlaas romanas sus la basa de la particula adfirmativa, determina tres idiòmas, la lenga del sì, l’italian, la lenga de l’oil, oiltan o francés, e la lenga d’òc, l’occitan. Òc ven de fach dal latin hoc est,es aquò, es parelh; la paraula Occitània passet parelh a indicar l’ensemp des regions entè òm parlava la lenga d’òc. Coma totas las lengas, l’Occitan a de variantas localas: las parlaas des valadas occitanas d’Itàlia son dichas Vivaresas o Alpencas. La lenga d’òc es encuèi presenta dins 32 despartaments del sud de la França, dins la Val d’Aran en Espanha, e en Itàlia en 14 valadas e 120 comunas des provincias de Coni e Turin. Son occitanas decò Aurivèta e part de Triora en Liguria, e La Guardia en Calabria.

Aprés desenas d’ans d’empenh e activitats da part de nombrosas associacions localas, dins lo 1999 la Lei 482/99 a reconeissut la lenga occitana coma co-oficiala en Itàlia, en permettent son empleg a l’escòla, dins la pública administracion, sus lhi media. Mercés aquesta lei, dins lo 2001 la Comuna de La Ròcha, premièra e fins a aüra solèta en Itàlia, a realizat un projècte precís per arnovar lo pròpi plan de toponomástica, ambè lo fin de dediar una entièra vila a la lenga e a la cultura occitana.

Lo projècte a vist la definicion, aprés un estudi realizat sus lo territori, de quartiers e chamins “temàtics” per las ruaas centralas de la Ròcha, e la sistemacion des relativas plaquetas bilengas occitan-italian. 

L’estudi a “dessenhat” d’airals novèls, plaçats sustot dins la part mai en plan de la Comuna de La Ròcha, entè era devengut dificil identifiar lhi centres oiginaris des ancianas ruaas, aprés lo desvelopament edilici di darrièrs ans.

L’instrument toponomástic es devengut parelh ben util a la racionalizacion de l’empleg del territòri da part di residents, gestors de servicis e torístas, en creant de novèls quartiers dediats ai mai importants aspèctes de la cultura occitana, en definent aquesti quartiers: Regions d’Occitània, Trobadors, Poetas e sonaires, Personatges de l’art e de la sciença. Aver chausit la toponomástica bilenga fai de la Val Maira un de lhi airals mai sensibles a la cultura occitana: es plaçat de fach justa fòra da La Ròcha lo complèxe de l’Espaci Occitan, Associacion de Públicas Administracions del territòri occitan alpenc qu’a per fin la promocion linguística, culturala e torística des valadas occitanas. Premier pòle cultural sinérgic dediat al monde occitan, prepausa un Institut d’Estudis ambè centenas de libres, CD Rom, filmats e Cd sus la lenga, la cultura e las tradicions del territòri occitan. Lo Sòn de lenga, Musèu Sonòr de la Lenga occitana, permet de coneisser d’un biais agradiu e dinàmic la cultura occitana: a travèrs de postacions informatizaas, presenta la música, l’istòria e tuchi lhi aspèctes de la vida materiala e sociala del territòri de lenga d’òc.

Dins un contexte talament sensibile a la tutèla e a la difusion de la lenga occitana, e a la fruiccion pas masque da part de lhi occitanòfons, mas decò di torístas, la realizacion de la toponomástica bilenga s’es demonstraa un excepcional exemple de penetracion e insercion graduala de la lenga occitana dins la quotidianitat de lhi abitants de La Ròcha, e un excellent catalizator d’enterés da part di torístas, tirats da la presença d’una cartellonística totalament novèla e originala en Itàlia.

Testo e traduzione: Rosella Pellerino

Le borgate

LE BORGATE DI ROCCABRUNA
Balanzone – Lhi Balançons
Belliard – Lhi Belliards
Bernard – Lhi Bernards
Bonetto – Lhi Bonets
Buccio – Lo Boch
Bugialà – Bojalat
Caire – Lo Caire
Casette – Casetas
Castellaretto – Chastelarèt
Castello – Lo Chastèl
Centro – La Glèisa
Cesari – Lhi Chesans
Cogno – Lo Conh
Comba – La Comba
Combetta – La Combeta
Copetto – Lo Copet
Corte – La Cort
Dao – Lhi Daus
Erede – L’Erède
Ferre – Lhi Fèrres
Fonfonaia – La Fonfonalha
Fucina – La Fucina
Guardiola – La Gardiòla
Gautero – Lhi Ragotíers
Giorsetti – Lhi Jorcets
Grangia – La Granja
Isaia - Isaia
Ischia – L’Iscla
Lavalle – L’Aval
Margaria – Lhi Margaria
Massun – Lhi Maçons
Molino – Lo Molin
Morello – Lhi Morèls
Negosi – Lhi Negòcis
Nolfo – Al Nor
Norat – Lo Norat
Oggero– Ogier
Paschero – Lo Pasquíer
Peduccio – Lhi Pedoches
Prarosso – Prat Ros
Rinaudo – Reïnaud
Sala Inferiore – Sala Sotana
Sala Superiore – Sala Sobirana
San Giovanni – Sant Joan
San Giuliano– Sant Julian
San Ponzio – Sant Ponç
Sant’Anna – Sant’Ana
Saretto – Lo Saret Sobiran
Siri – Lo Ciri
Tettoprato – Tech del Prat
Tiauda – La Tiauda
Toschia – La Toscha
Turbiglio – Lo Trobilh
Ugotto – Lhi Ugòts
Verutti – Lhi Veruts
Viale – Lhi Vials
Voli – Lo Vòli
 
BORGATE STORICHE NON CONTENUTE NELLA NUOVA TOPONOMASTICA
Acchiardi – Aclards
Bonarda – Bonarda
Borbone– Borbon
Bruna – Bruna
Buduru – Bodoro
Casa Bianca – Ca' Bianca
Cucchietti – Cuclets
Ercole  – Ercol
Faiteria – Faiteria
Filippi – Filips
Foglienzane – Folhençanas
Gora – La Gora
Grangetta – La Grangeta
Perottino – Perotin
Pratorotondo – Prat Rotond
Rebuffo – Rebuf
Sandra – Sandra
Tavernola – Tavernòla
Tettorosso – Tech Ros

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