Fra i discorsi celebrativi delle autorità, fra cui l’assessore provinciale Beppe Lauria e il consigliere Livio Acchiardi, il sindaco di Villar San Costanzo Gianfranco Ellena e l’assessore di Dronero Sergio Declementi, coordinati dal sindaco di Roccabruna Claudio Garnero, estrapoliamo il discorso di Giorgio Verutti a nome dei capisquadra che si sono succeduti nel tempo alla guida dell’AIB Roccabruna:
“Cari amici,
quando mi è stata comunicata dal caposquadra Oscar Nasari questa iniziativa sono rimasto un po’ incredulo: sono già passati 30 anni da quando ci ritroviamo a parlare di incendi, di come prevenirli e di come operare sul territorio!
Nei primi anni fu chiamato a guidare il nostro gruppo di Roccabruna Elio Bernardi, anche perché lavorando presso il comune era sempre disponibile a coordinare e a intervenire.
Nel 1982 il compito fu affidato al sottoscritto. Furono anni di grande impegno: quante serate passate a programmare le nostre attività e quante nottate trascorse sui costoni delle montagne ad inseguire le fiamme, sempre a fianco del Corpo Forestale. E qui voglio ringraziare l’ing. Salsotto, il maresciallo Brao e il comandante Cesare Giordano, insieme a tutte le guardie con le quali abbiamo sempre collaborato. Inoltre desidero ringraziare tutte le persone che fanno parte di questa associazione, per la loro tenacia, la disponibilità e la passione all’interno della squadra.
Nei periodi di maggiore rischio si interveniva quasi tutte le settimane, per incendi piccoli e grandi; spesso si rimaneva impegnati per diversi giorni in mezzo ai boschi. Si era anche istituito il servizio di vigilanza notturna a cura di volontari.
Nel 1990 c’è stato il grande incendio che la Valle Maira ricordi: nonostante fossero impegnate centinaia di uomini fino allo stremo, aerei ed elicotteri che portarono migliaia di litri d’acqua, le fiamme divamparono per 15 giorni.
Vi voglio raccontare alcuni fatti che mi sono rimasti impressi: era una notte gelida sulle montagne di Prazzo, erano circa le tre di mattina e la squadra era impegnata dal pomeriggio precedente, quindi senza cena. Ai bagliori delle fiamme abbiamo scorto una persona che veniva verso di noi: era il sindaco di Prazzo, che ringrazio ancora adesso perché con un grande zaino ci portò pane, salame e vino.
Un altro episodio riguarda l’acquisto, dopo lunghe trattative con il Cav. Giorsetti e l’amministrazione comunale di Roccabruna, di una vecchia campagnola Fiat AR59. L’avviamento era a spinta e allora si cercava di sfruttare le discese, si doveva viaggiare senza telo per evitare l’asfissia dei gas di scarico.
Fin dall’inizio del mio operato ho sempre sostenuto che la squadra AIB dovesse avere anche compiti di protezione civile; sono trascorsi tanti anni e oggi con grande gioia vedo queste forze di volontariato ancora insieme e numerose.
Dal 1979 ad oggi molte persone sono state iscritte negli elenchi della squadra, alcuni per motivi vari hanno dovuto lasciare e a loro voglio dire grazie per la collaborazione e il servizio svolto.
Altri cari amici, al cui nome sono legati molti ricordi della popolazione di Roccabruna, non ci sono più e voglio qui ricordare: il sindaco Giuseppe Giorsetti, Isoardi Giovanni, Garino Giacomo, Bernardi Bruno, Belliardo Albino, Garbarini Ottavio, Isaia Marco, Poetto Franco, Chianale Renato.
Dopo 10 anni ho passato il testimone a Roberto Isoardi, che con grande attaccamento ha continuato sui sentieri dell’organizzazione.
Questo è solo un breve riassunto di anni di volontariato che, vi assicuro, sono stati vissuti con grande passione. Tante conquiste sono state possibili, dai primi badili, le prime due radio, fino ai numerosi mezzi di intervento di oggi.
Ritengo sia infine giusto ricordare la preziosa collaborazione di un nostro volontario, l’attuale sindaco Claudio Garnero, che dal giorno di costituzione della squadra ad oggi è sempre stato a fianco dei responsabili che si sono susseguiti nel tempo e valido coordinatore nell’amministrazione comunale guidata da Livio Acchiardi.
Vi auguriamo di continuare questo grande percorso di salvaguardia del patrimonio boschivo e dell’ambiente, ad essere sempre pronti e vigili nelle calamità.
Grazie da Elio Bernardi, Roberto Isoardi e Giorgio Verutti”.